La funzione del difensore civico a livello comunale: soppressa o in essere? E che valore hanno i su

Un cittadino ci ha sottoposto un interessante quesito in merito alla figura del difensore civico.
Come mai la figura del difensore civico, pur essendo stata soppressa dalla Legge Finanziaria del 2010 è ancora operativa in molti comuni?
In effetti la figura del difensore civico è stata soppressa dall’ art 2 comma 186 Legge Finanziaria del 2010.
Ecco come recita l’articolo specifico in proposito:
"In relazione alle riduzioni del contributo ordinario di cui al comma 183, i comuni devono altresì adottare le seguenti misure:
A) soppressione della figura del difensore civico di cui all’articolo 11 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267" [...]
In realtà, a dispetto di questa normativa che avrebbe abolito il difensore civico allo scopo di contenere le spese dell’amministrazione comunale, in molte località è ancora presente ed in grado di operare.
Il difensore civico è un organo pubblico, indipendente ed esterno posto a tutela e garanzia dei diritti e degli interessi dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, non potendo intervenire sulle controversie tra privati.
Interviene, d’ufficio o su richiesta, nei casi di cattiva amministrazione, per favorire il rispetto dei principi di legalità, trasparenza, imparzialità, buona amministrazione.
E’ autonomo ed indipendente dal potere politico e libero da ogni condizionamento.
Associazione consumatori Avvocati al Tuo Fianco ha quindi effettuato una ricerca per appurare lo stato reale della situazione .
Prima della legge finanziaria, in Italia la figura del difensore civico esisteva a tre livelli: comunale , provinciale e regionale.
Con la legge Finanziaria del 2010, è stato liquidato esclusivamente il ruolo del difensore civico comunale, mentre è rimasto in essere il difensore provinciale e regionale. Sono questi ultimi dunque che hanno il compito, ove richiesto, di intervenire nei singoli comuni di competenza.
Dopo aver contattato numerose provincie e regioni abbiamo infine appurato che la maggior parte dei comuni italiani si avvale effettivamente del difensore civico regionale e/o provinciale.
La fiducia dei cittadini rimane dunque favorevole alla figura del difensore civico e gli atti emanati difensore civico conservano in toto la loro validità.
Un ulteriore dubbio sollevato dal cittadino riguarda il supposto trasferimento della funzione di controllo, tutela e garanzia al Dipartimento della Funzione Pubblica attraverso lo svolgimento di alcuni compiti istituzionali o meglio, come si legge nel sito http://www.funzionepubblica.gov.it/strumenti-e-controlli "Il nome "Strumenti e Controlli" fa riferimento allo svolgimento di alcuni compiti istituzionali del Dipartimento. Rilevante tra essi è la vigilanza, tramite l’Ispettorato, sulla conformità dell’azione amministrativa ai principi di imparzialità e buon andamento".
Bene: tale dubbio può essere fugato.
Questo supposto trasferimento dava infatti luogo ( e giustamente) ad una preoccupazione: se il dipartimento strumenti e controlli è interno alla pubblica amministrazione e la sua funzione è quella di controllare l’operato della pubblica amministrazione, non si configura forse un conflitto di interessi?
In realtà, dopo aver effettuato numerose telefonate a diversi uffici provinciali, regionali e comunali e - dulcis in fundo - taluni uffici ministeriali, abbiamo verificato sul campo che la presenza del difensore civico nei comuni è garantita dai difensori civici provinciali e regionali che a cadenza regolare offrono i propri servizi localmente.
E ci siamo contemporaneamente resi conto che la funzione definita letteralmente "strumenti e controlli" nel sito ministeriale sopra citato (è il titolo di un’intera sezione) non è di per sè considerata sovrapponibile a quella del difensore civico che viene considerato una entità ben definita e distinta.
Inoltre la stessa dicitura "strumenti e controlli" è apparsa poco familiare alla maggior parte dei funzionari da noi contattati all’interno degli stessi ministeri di interesse.
In sintesi, ecco la buona notizia: possiamo continuare serenamente a dare fiducia ai difensori civici e a contare sul loro operato.
Speriamo di avere soddisfatto così almeno in parte i quesiti del cittadino che si è rivolto a noi e sollecitiamo chi di voi abbia necessità di chiarirsi le idee sulla materia legale o amministrativa a contattarci e rivolgerci le domande del caso, faremo del nostro meglio per soddisfare i vostri quesiti.